il tempo e la storia

La Storia

 

 

1919

Fu in quell’anno che donna Emilia Del Tufo, la Bersagliera, avviò l’attività del ristorante destinato a diventare uno dei più famosi di Napoli, presente tra gli itinerari d’obbligo per i visitatori della città. Vedova con sei figlie, aveva sposato Luigi Chiosi, da cui ebbe un’altra femmina e cinque maschi. Sul molo sottostante Via Partenope, tra barche, reti, nasse e panni stesi al sole, donna Emilia preparava da mangiare per la numerosa famiglia impegnata nel noleggio di barche. Successivamente passò anche ad approntare semplici colazioni a base di fumanti vermicelli e mescite di vino a marinai e studenti.

E così, con modestia e tenacia, serietà e cortesia, conquistò il cuore e il palato dei suoi ospiti. In quegli stessi anni l’antico borgo di Santa Lucia veniva trasformato secondo il progetto del Risanamento: una colmata di pietre dava un nuovo assetto alla zona, accentuandone la vocazione turistica. Con il tempo, tra i clienti de La Bersagliera accanto ai frequentatori abituali si cominciarono a vedere personaggi famosi, alloggiati nei Grandi Alberghi.

1923

Nella foto, dietro la cassa, si intravede una testolina bionda. Agostino, il primo figlio maschio di donna Emilia, ogni giorno, al ritorno dalla scuola fa i conti per la mamma. Per oltre settanta anni sarà quello il suo posto di lavoro.

1925 – ’28 

La Bersagliera affronta i lavori di ammodernamento eseguiti dalle maestranze dell’imprenditore Galli, allora impegnate nei fabbricati di via Nazario Sauro. Finalmente il locale può funzionare anche d’inverno.

1930

Si prepara il periodo delle avventure belliche che dall’impresa d’Etiopia e dall’intervento in Spagna condurranno alla seconda guerra mondiale. Anche la banchina di Santa Lucia si anima di figure in divisa.

1943

Nel pieno oramai della guerra, tra agosto e novembre, i bombardamenti costringono la famiglia ad abbandonare la città dolente ed a trasferirsi temporaneamente a Montella. Con l’arrivo degli Americani il lavoro riprende, anche se con grande difficoltà per la mancanza di approvvigionamenti. Gli Inglesi requisiscono il locale per alcuni mesi e lo trasformano in un posto di ristoro per le truppe (NAFI EFI).

1948 – ’68

Il clima entusiasmante del dopoguerra, il posto suggestivo come pochi altri, la cucina semplice e genuina, l’armonia delle canzoni interpretate dai posteggiatori, tutto concorre ad incantare principi e soubrettes, attori e cantanti, uomini politici e giornalisti. Ben prima che Gina Lollobrigida diventasse la “Bersagliera” nel cinema, donna Emilia aveva già reso famoso questo nome: è lei ad accogliere gli ospiti con il sorriso pronto ed i capelli brizzolati raccolti sulla nuca.

1969 

Si ferma la corsa della Bersagliera. Con i fratelli Antonio, Enrico e Salvatore, Agostino eredita l’azienda, che già da anni si era abituato ad amministrare sotto lo sguardo vigile e riconoscente dei genitori. Si apre un decennio non facile, funestato dall’umiliazione del colera del 1973 e dalle paure del terremoto del 1980. La città sperimenta un costante, visibile degrado: ne risente inevitabilmente il turismo. Ma La Bersagliera conserva e difende con fierezza la sua postazione. Anni di paziente lavoro rendono il locale un luogo dove è consuetudine ritrovarsi tra amici.

1991

A coronamento di questo periodo di successi, giunge il prestigioso diploma rilasciato dall’Accademia Italiana della Cucina, con la partecipazione delle massime autorità cittadine. La festa è patrocinata dall’indimenticabile Nello Oliviero per difendere un simbolo della nostra città e richiamare l’attenzione dei politici sul Borgo Marinari. L’alto riconoscimento premia Agostino per aver fatto conoscere al mondo intero il meglio della nostra cultura gastronomica.

1994

Il G7, l’evento che il presidente Ciampi con felice intuizione ha voluto si svolgesse a Napoli e che è stato determinante per il rilancio della città, non trova impreparata la Bersagliera. Le segreterie delle ambasciate dei 7 Grandi si contendono lo spazio della festosa terrazza sul mare, fresca anche nella torrida estate.

1999

Al compimento dell’Ottantesimo anno di attività, La Bersagliera è inserita tra i Locali storici d’Italia. E’ un traguardo reso possibile dalla dedizione di Agostino, che sino al Natale del 1997 ha continuato ad andare incontro agli ospiti con sorridente accoglienza, come ha scritto Raffaele La Capria. Poi il testimone è passato alla terza generazione. I figli con i cugini, negli ultimi dieci anni presenti nella conduzione dell’Azienda, confermano l’impegno a non disperdere l’identità di questo locale, che resta nel cuore degli ospiti, italiani e stranieri.